Battaglie epiche tra difese, scontri tra gladiatori e invasioni finali di campo in Week 5, tutto questo è il College
- Matteo Spelat

- 1 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Virginia regola Florida State in due supplementari, i Crimson Tide arginano i Bulldogs, Oregon delude la White Out. Archie Manning e Florida osservati speciali nella prossima Week.
Ci sono fine settimana che ti ricordano perché il football universitario sia lo sport più imprevedibile d'America. Sabati in cui la classifica sembra solo un pezzo di carta e il campo si trasforma in un'arena dove conta solo il cuore. Week 5 in NCAA è stata esattamente questo: un concentrato di finali impossibili, imprese eroiche e giganti costretti a inginocchiarsi.
Miracolo a Charlottesville: Virginia gela Florida State in una notte epica

Quella che sulla carta doveva essere una formalità si è trasformata in una delle più grandi sorprese della stagione. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, Virginia riesce a trionfare in casa contro la #8 Florida State al termine di una battaglia epica, chiusa solo dopo due estenuanti tempi supplementari sul 46-38.
A prendersi la scena è stato il quarterback Chandler Morris, autore di una prestazione monstre con cinque touchdown (tre su corsa e due su passaggio). A mettere il sigillo sull'impresa, però, è stato il linebacker Ja’Son Prevard con l'intercetto che ha dato il via a una spettacolare invasione di campo. A fine partita, il coach di Virginia, Tony Elliott, pur visibilmente emozionato, ha mostrato grande sportività: ha confessato di essere dispiaciuto per non aver potuto stringere la mano al collega Norvell a causa del caos, "sperando che nessuno si fosse fatto male". Una partita che ha incarnato perfettamente lo spirito del college football: ritmo forsennato, la follia di un finale imprevedibile e gli eroi che non ti aspetti.
Guerra fredda in Georgia: Alabama espugna Athens, con carattere e difesa
Quando Alabama e Georgia si incontrano, non serve un punteggio altissimo per rimanere incollati allo schermo. È una partita a scacchi giocata sulla tensione, una battaglia di logoramento fisico e mentale. E in questa battaglia, i Crimson Tide hanno dimostrato di avere un'identità d'acciaio, vincendo per 24-21.
Hanno costruito il vantaggio e poi hanno stretto i denti, resistendo al ritorno dei Bulldogs. A fine gara, il coach Kalen DeBoer ha descritto perfettamente la natura della vittoria, parlando di: "mentalità da pugili che sanno incassare e reagire". Ma la frase che riassume lo spirito della squadra l'ha regalata il quarterback Ty Simpson: "Prima della partita ho detto ai ragazzi: Alabama contro il mondo. Quando entriamo, siamo gladiatori. Oggi hanno giocato come tali".
Per Kirby Smart, HC dei Bulldogs, il bilancio contro Alabama recita ora 1-7, con questi ultimi ormai bestia nera per la squadra di Athens.
White Out disinnescata: Oregon vince una battaglia per puristi

Nella cornice da brividi della "White Out", con 111 mila tifosi, tutti vestiti di bianco, a spingere Penn State, Oregon ha compiuto un'impresa di maturità e freddezza, vincendo 30-24 dopo due tesissimi over time.
Non è stata una partita per amanti degli attacchi funambolici, ma uno spettacolo di difese dominanti con una posta in palio altissima. A decidere tutto è stato l’intercetto di Dillon Thieneman nell'ultimo, disperato, tentativo di Penn State. Il coach dei Ducks, Dan Lanning, non ha nascosto l'orgoglio per la gestione della pressione da parte dei suoi: "Non abbiamo mai perso la calma" ha commentato, sottolineando la leadership mostrata dal suo quarterback, Dante Moore. Oregon esce da questa sfida con la consapevolezza di aver passato un esame importante e difficile. Penn State con l'ennesimo, doloroso, interrogativo.
Chi sorride: Virginia & Oregon. Sono i vincitori assoluti. Hanno ottenuto due vittorie pesantissime in trasferta, Oregon e contro ogni pronostico, Virginia. Le loro stagioni ora hanno un sapore diverso.
Chi morde la polvere: Florida State & Penn State. Le grandi deluse del weekend. Entrambe hanno perso partite che avrebbero dovuto definire le loro ambizioni. Sconfitte che bruciano e che le costringono a rivedere gli obiettivi.

Menzione d'onore Ole Miss & Illinois. Ole Miss continua la sua marcia da imbattuta, battendo LSU, con un quarterback-sorpresa come Trinidad Chambliss che sta diventando una splendida realtà. Illinois si riscatta, dopo la roboante disfatta contro Indiana della scorsa settimana, vincendo contro USC con un field goal allo scadere. Due squadre che hanno dimostrato grande carattere.
Uno sguardo alla prossima settimana (week 6)
Il prossimo weekend offre sfide intriganti, ideali per chi è già un vecchio lupo di mare del College Football, ma anche per chi si sta avvicinando a questo mondo.
La rivalità Miami@Florida State: dopo una sconfitta così umiliante, Florida State si trova di fronte alla partita perfetta per reagire o crollare definitivamente. Il derby sentitissimo contro Miami, consapevole della sua forza e riposata dopo la settimana di Bye. L'atmosfera sarà elettrica, la tensione alle stelle.
Trappola a Knoxville Alabama@Vanderbilt: dopo la battaglia contro Georgia, tutti gli occhi saranno su Alabama per capire se riusciranno a mantenere la concentrazione in una trasferta che può nascondere più di un'insidia. I Commodores, guidati da Diego Pavia, sono pronti a stupire ancora e a confermarsi come una delle realtà più belle di questa stagione.

Il test per i campioni Minnesota@Ohio State: i Buckeyes sono considerati da molti la squadra da battere. Pur giocando in casa, e godendo di un ambiente dall’atmosfera infuocata, non dovranno sottovalutare Minnesota, guidata dall’ottimo HC P.J. Fleck, reduce da una bella vittoria casalinga in rimonta contro Rutgers. Sarà un ottimo test per verificare la solidità dei campioni nazionali in carica e capire se alcune piccole crepe, palesatesi nella vittoria contro Washington, si faranno nuovamente vive.
Archie Manning e la prova del nove Texas@Florida: i Longhorns di Sarkisian e Archie Manning fanno visita ad una Florida in difficoltà, con coach Napier che spera di allontanare gli spettri di un esonero, sempre più probabile, dopo la settimana di Bye. Un test impegnativo per entrambe, soprattutto per Manning che sarà chiamato finalmente a fare la differenza anche contro squadre di calibro superiore.
Matteo Spelat



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