Dallas Cowboys: Tyler Smith scuce un contratto da guardia più pagata della lega, ma strutturato in modo team friendly
- Luca Corporente

- 3 ott
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Analizzando nel dettaglio la struttura del contratto, si può apprezzare il gran lavoro fatto nella stesura dell’accordo, che accontenta il giocatore ma lascia un margine nella gestione futura, proteggendo anche la squadra.

Lo scorso 13 Settembre è arrivata l’ufficialità dell’estensione contrattuale per Tyler Smith, che firma un rinnovo di quattro anni, per un valore totale di 96 milioni di dollari, che lo spedisce direttamente in testa alla lega per media annuale, nel suo ruolo.
Cifra enorme che però va ovviamente contestualizzata rispetto alla struttura del contratto, come faremo nelle prossime righe, andando soprattutto a sottolineare la gestione del denaro garantito.
Ex 24ª scelta assoluta dei Cowboys, durante l’edizione 2022 del Draft, il prodotto di Tulsa trova un accordo al suo quarto anno di contratto. Come spesso accade una volta esercitata l’opzione del quinto anno, riservata a tutti i giocatori uscenti al primo giro del draft.
Questo perché, una volta attiva la suddetta opzione diventa totalmente garantita, legandosi in maniera importante alla gestione pluriennale del roster.
Compensazione che Smith vede dunque intoccata, anzi addirittura maggiorata nel salario base di circa 2 milioni, che diventa dunque di 23.2 milioni.
Il nuovo contratto prevede un bonus alla firma di 16.4 milioni di dollari che, come da regole NFL, va a distribuirsi fino ad un massimo di cinque anni, e per la stagione corrente si aggiunge a quello del precedente accordo.
Della compensazione totale, prevista dal nuovo contratto, sono garantiti alla firma circa la metà cioè 41.2 milioni, ma la Guard ha la possibilità di incrementare la cifra fino ad arrivare a 78.8 milioni totali, che corrispondono circa all’82% del valore totale.
Una percentuale che di primo acchito spaventa davvero molto, ma come vedremo i Cowboys avranno la possibilità di cambiare tale cifra in maniera importante, andando a ridurre la differenza di denaro garantito di più della metà rispetto al previsto.
La fetta già ad oggi garantita è sostanzialmente quello che i Cowboys avevano concesso precedentemente, più ovviamente il bonus alla firma, una gestione che dunque non cambia molto le carte in tavola per la stagione corrente e la prossima.
Al momento le compensazioni relative alle stagioni 2027 e 2028, e parte di quella 2029, sono garantite per infortunio, somme dunque coperte solo da un eventuale problema fisico causato dal campo di gioco o dall’allenamento.
Per andare nei dettagli numerici, stiamo parlando di 12-19 e 6.6 milioni, rispettivamente per le stagioni prima elencate.
L’accordo è stato impostato in maniera tale che, il quinto giorno della stagione antecedente all’effettiva compensazione, le suddette cifre diventino interamente garantite, proteggendo dunque Smith da ogni punto di vista.
Il contratto prevede anche due bonus di opzione per le stagioni 2029 e 2030, entrambi di circa 20 milioni, che la franchigia potrà decidere se esercitare o meno durante la prima settimana della rispettiva stagione.
Il bonus di opzione viene contabilizzato esattamente come quello alla firma, perché sostanzialmente si sta andando ad estendere la vita del contratto con un accordo tra le parti, in questo caso precedentemente delineato. Anche questo dunque, una volta esercitato, estende il proprio impatto (viene spalmato) fino ad un massimo di cinque stagioni.
Per concludere gli elementi contrattuali: dalla stagione 2026 Smith avrà un bonus, per ogni partita in cui sarà attivo, per ad andare potenzialmente ad aggiungere un altro milione di dollari per ogni anno.
Sottolineiamo, dunque, che non si richiede l’entrata in campo, ma la sola inclusione nella lista di giocatori per ogni specifica giornata.
La nuova struttura contrattuale prevede, inoltre, l’inserimento di quattro anni cosiddetti vuoti dal 2031, anno di chiusura contrattuale, con l’unico scopo di distribuire l’eventuale impatto dei due bonus di opzione precedentemente citati.
Nel caso in cui i Cowboys decidano di esercitare entrambi i bonus, e dunque lasciare fare al contratto il suo naturale corso, si proiettano ad avere un impatto di denaro cosiddetto morto (dead) di 29.5 milioni nel 2031.
Il periodo più sensibile del contratto, dal punto di vista del giocatore, è quello che precede l’inizio della stagione 2027.
Questo perché la franchigia si ritroverà in un’ottima posizione per valutare un possibile movimento, visto il basso impatto salariale, e soprattutto la minaccia di andare ad aggiungere 19 milioni di potenziale denaro morto sul groppone.
Dal punto di vista dei Cowboys è chiaro che gli altri due periodi cerchiati in rosso sono quelli relativi ai bonus di opzione, che però richiedono entrambi una decisione durante la prima settimana di stagione regolare, dello stesso anno.
Un contratto dunque apparentemente mastodontico per numeri, ma che in realtà lascia ampio margine di manovra alla franchigia, che dunque chiude un’ottima trattativa.
Luca Corporente



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