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Franklin e Virginia Tech, il matrimonio è cosa fatta


Fra le prestazioni che generano curiosità c’è sicuramente la stagione dei cadetti di Navy. Mateer piazza un'altra zampata verso il riconoscimento dell’Heisman contro il rivale Simpson.


La Week 12 ci porta in dote diversi verdetti importanti, chi è pronto per il rush finale della stagione e chi invece si è scoperto fragile. L’ultimo weekend ci ha costretto a guardare in faccia una verità semplice: a novembre, i numeri passano in secondo piano e a contare sono i nervi saldi e la capacità di capitalizzare gli errori avversari, soprattutto in vista della Bowl Season e dei play off ormai dietro l’angolo. Anche fuori dal campo l’atmosfera si fa calda, con un balletto di allenatori sempre più acceso e caratterizzato da trattative che stanno prendendo il volo e da voci che accendono la fantasia delle fan base.

Oklahoma-Alabama decisa in difesa, col finale in sospeso


Queste son le vittorie che possono decidere le sorti di un quarterback come Mateer, nel conquistare importanti riconoscimenti.
Queste son le vittorie che possono decidere le sorti di un quarterback come Mateer, nel conquistare importanti riconoscimenti.

Una partita da brividi, decisa al Bryant-Denny Stadium dalla difesa e dall'opportunismo. L'attacco di Alabama, guidato da Ty Simpson (326 yard lanciate), non è riuscito a trovare il touchdown che avrebbe ribaltato il verdetto negli ultimi, cruciali, minuti (finirà 23-21). I ragazzi di coach Venables hanno vinto dimostrando maturità difensiva, trasformando tre turnover in 17 punti e grazie a un John Mateer non spettacolare, ma efficace. A tal proposito, la partita non era solo importante in ottica ranking, ma anche per mettere di fronte due dei candidati all’Heisman Trophy. Con la sconfitta dei suoi Tides, Simpson dovrà fare i conti con un calo delle sue possibilità di poter vedere il trofeo sulla mensola di casa, mentre Mateer, che partiva dalle retrovie fa uno balzo in avanti mandando un segnale forte a tutti gli altri candidati, compreso il rivale Sayin.


Kiffin, in ballo fra Ole Miss e Florida, supera quella che potrebbe essere la sua futura casa




Chissà se coach Kiffin ha fatto uno sgarbo proprio al prossimo programma con cui collaborerà?
Chissà se coach Kiffin ha fatto uno sgarbo proprio al prossimo programma con cui collaborerà?

​Ole Miss scrive un capitolo pesante della sua stagione vincendo per 34-24 su Florida, dimostrando così di saper vincere con carattere e determinazione. Sotto nel punteggio all'intervallo, i Rebels hanno messo in scena una rimonta decisa nel secondo tempo, trascinati da un Lacy semplicemente monumentale. Quest’ultimo ha firmato una prestazione da urlo (224 yard su trentun corse e tre touchdown), con la segnatura che ha spostato definitivamente l'inerzia, a inizio quarto periodo. L'atteggiamento aggressivo di Ole Miss, che ha convertito ben quattro quarti down ha pagato enormemente. Coach Kiffin a fine partita non nasconde la propria soddisfazione: "Ho chiesto alla linea di mordere, Kewan ha fatto il resto. Questa è una vittoria che vale tantissimo per il morale del gruppo". Il coach dei Rebels pare essere impassibile di fronte ai rumors che la prossima stagione lo vorrebbero sulla strada per Gainesville, alla guida proprio di Florida, protagonista di una stagione disastrosa e con un Lagway sempre più orientato al transfer portal.


Lotta accesa in ACC, Duke tenta la rincorsa, ma viene soffocata


Nella conference più dinamica Wake Forest, seguendo il suo piano, controlla Duke.
Nella conference più dinamica Wake Forest, seguendo il suo piano, controlla Duke.

L’ACC di quest’anno è molto probabilmente la conference più pazza della stagione collegiale. Un roller coaster che ogni settimana ribalta pronostici e gerarchie. Virginia, reduce dall’upset contro Wake Forest di settimana scorsa, porta a casa l’intero bottino contro Duke (34-17), impostando la partita con lucidità e gestendola fino alla fine. L'apertura è stata rapida, con un drive da 75 yard che ha subito messo in difficoltà i Blue Devils di coach Diaz. J’Mari Taylor sicuramente sugli scudi (133 yard e due touchdown) ben rifornito da Chandler Morris che registra 316 yard totali e due passaggi da touchdown. Duke ha provato a rientrare in partita, ma è rimasta soffocata dalla difesa avversaria, nei terzi down cruciali. Il coach di Virginia, Tony Elliott, ha lodato la tenuta mentale dei suoi ragazzi: "Abbiamo mantenuto la linea di gioco, mettendo in atto il nostro piano dall'inizio alla fine". A questo punto i Cavaliers ridisegnano nuovamente il quadro, per la lotta al titolo ACC, una vera e propria tonnara in cui sguazzano anche Miami e Georgia Tech.


La Marina colpisce e affonda South Florida


È stato l’upset forse più interessante di tutto il weekend. Navy mette in saccoccia un risultato di grande prestigio (41-38), grazie a un efficacissimo gioco di corse, ma la vera differenza l'hanno fatta gli special teams: un recupero decisivo dell’on side kick ha chiuso la partita, decretando la sconfitta di South Florida, favorita dai bookmakers alla vigilia. Insuccesso maturato nonostante i Bulls abbiano fatto registrare numeri individuali decisamente positivi. A fare da contraltare è stata sicuramente la supremazia tattica di Navy in situazioni di red zone e nei i turn over, il che ha spostato l'ago della bilancia. Il coach di Navy, Brian Newberry, ha commentato: "Non abbiamo parlato di scrivere la storia, ma solo della prossima giocata. Oggi i ragazzi hanno risposto con la disciplina che ci caratterizza".


I nostri consigli per scontri bollenti in Week 12


Duke-North Carolina: è la scontro fra rivali per antonomasia della Tobacco Road: una sfida con storia e tifoserie caldissime. Duke vorrà rispondere dopo la sconfitta con Virginia. UNC cerca conferme, per rendere meno amara la prima stagione di Belichick sulla panchina dei Tar Heels.

USC-Oregon: in un Autzen Stadium a Eugene che si preannuncia caldissimo, assisteremo al duello tra il gioco di corsa esplosivo dei Ducks e il play making in aria dei Trojans. Occhi puntati su Dante Moore, dopo la sua presentazione monstre da 90% di passaggi completati, contro Minnesota.

California-Stanford: profumo di rivalità tra due degli atenei più prestigiosi d’America, Berkeley contro Stanford con in palio l’orgoglio di un intero stato. Una partita spesso equilibrata, dove gli special teams e la gestione dei turn over faranno la differenza.

Missouri-Oklahoma: i Sooners di Mateer cercano continuità dopo l’importante vittoria su Alabama, mentre Missouri è alla caccia di uno spot nella parte bassa del ranking.

Nebraska-Penn State: i Nittany Lions devono assolutamente rifarsi in casa dopo le ultime, deludenti, uscite. Nebraska, guidata dall’ottimo coach Rhule, cerca di dare continuità al buon lavoro di ristrutturazione del programma.

 

Che aria tira sulle panchine in NCAA?

 

Con la bowl season e i play off ormai alle porte, il coaching carousel si fa sempre più bollente. In una stagione caratterizzata da un numero di esoneri esagerato e da buonuscite milionarie da versare nelle tasche degli allenatori rimasti a piedi, si moltiplicano i rumors sui possibili avvicendamenti e su trattative più o meno ufficiali. La prima ufficialità è arrivata alle 22 circa, di domenica scorsa, con l’ingaggio di coach Franklin, da parte di Virginia Tech. Nonostante sullo sfondo ci fosse un interessamento degli Hookies nei confronti di Shawn Beamer, coach di South Carolina e figlio d’arte di colui che in passato ha reso grande proprio il programma di Virginia Tech, ovvero Beamer senior. Spostandoci in SEC, c’è un altro valzer di panchine che sicuramente catalizzerà l’attenzione dei media e dei tifosi fino all’off season. Ormai da diverso tempo il nome di Lane Kiffin, allenatore di Ole Miss, viene accostato alla panchina di Florida dopo l’esonero di Billy Napier (sostituito ad interim da Billy Gonzales), voci che si sono fatte sempre più insistenti negli ultimi giorni tant’è che il diretto interessato ha preso parte alla discussione, dichiarando che il suo posto è alla guida dei Rebels. Nonostante ciò, molti analisti, ritengono che il buon Kiffone stia facendo solamente buon viso a cattivo gioco, e che sarà lui la persona scelta dal board dei Gators per cercare di riportare il programma ai fasti di un tempo.


Brian Kelly, alle prese con imbarazzi legali, viene dato in avvicinamento a Penn State.
Brian Kelly, alle prese con imbarazzi legali, viene dato in avvicinamento a Penn State.

Nelle scorse settimane abbiamo anche assistito al licenziamento di Brian Kelly da parte del board di LSU, a seguito dei risultati negativi alla guida dei Tigers. Come anticipato nell’articolo della settimana scorsa, il tutto è sfociato in un contenzioso legale con le due parti che si stanno dando battaglia, circa la buonuscita da riconoscere all’ex head coach. Senza contare l’intervento diretto del governatore della Louisiana, che ha criticato aspramente il licenziamento e più in generale il modus operandi dei college che garantiscono contratti multi milionari ai loro allenatori. In tutto questo, pare che Kelly potrebbe non rimanere appiedato a lungo, infatti hanno cominciato a farsi strada voci che lo danno in pole position per la panchina di Penn State. Che sia questo, per lui, l’ultimo grande atto prima di lasciare il college football e godersi la pensione? Le prossime settimane e mesi, ci sapranno sicuramente dire di più.

 

Matteo Spelat

 
 
 

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