I Lions e Hutchinson si accordano per un rinnovo milionario
- Luca Corporente

- 4 nov
- Tempo di lettura: 4 min
Analizziamo nel dettaglio la struttura del contratto, in quella che è stata la notizia della scorsa settimana in NFL. I 180 milioni average, con ben 141 garantiti non raccontano tutto delle tutele, per il giocatore e la squadra.

Dopo il botto di Settembre con i Broncos e Bonitto, a rompere nuovamente il muro dei cento milioni sono i Lions con il rinnovo di Aidan Hutchinson, finalizzato la scorsa settimana in quella che è stata la notizia principale in NFL. Lo scorso 29 Ottobre, infatti, la franchigia della Motor City si è accordata per estendere il contratto di una delle sue stelle, più precisamente un accordo di quattro anni aggiuntivi, per un valore totale di 180 milioni di dollari.
Un aspetto che balza immediatamente agli occhi, di questo accordo, è l’apparente enorme disparità tra la parte garantita alla firma e quella potenziale. Il prodotto dell’università del Michigan avrà la possibilità di veder diventare garantiti ben 141 milioni durante la vita del suo contratto, ma inizialmente solo il 31% del valore totale è totalmente blindato alla firma, una cifra di tanto inferiore alla metà.
Risulta difficile non considerare questo approccio come inserito nel contesto del recente infortunio, patito dal giovane Edge: la rottura della tibia sinistra, che non gli ha permesso di giocare ben tredici partite della scorsa stagione. Pur non trattandosi di un infortunio che solitamente viene legato a giocatori injury prone (ossia di atleti che hanno la tendenza ad infortunarsi) escludere a priori che questo potesse avere ricadute, sulla struttura del nuovo accordo, sarebbe stato un errore.
La parte di contratto a cui i Lions si legano immediatamente (oltre al signing bonus di 15 milioni) riguarda le compensazioni relative alle stagioni 2025, 2026, e 10 milioni per quella 2027.
Come quasi sempre accade con le estensioni dei contratti, con opzione del quinto anno attivata, il giocatore si vede ovviamente mantenute la compensazioni relative alle due stagioni ancora presenti sul contratto, ossia quelle del quarto e quinto anno del contratto da rookie.
Altro aspetto, spesso comune a tutte queste situazioni, è l’incremento delle suddette compensazioni. In questo caso i Lions decidono di portare il base salary 2026 al minimo, per aggiungere un option bonus, comprensivo della precedente compensazione, più ulteriori 10 milioni.
La decisione di ripartire su più stagioni l’impatto previsto dall’opzione del quinto anno è un’altra pratica estremamente comune, date le cifre importanti, che oramai si aggirano intorno ai 20 milioni.
Chiusa la parte garantita alla firma è ora di estrema importanza fare un’importante sottolineatura di quanto inizialmente visto, in merito alla tutela in caso di potenziale infortunio.
Il basso dead cap di questo contratto è uno specchietto per le allodole, e la motivazione è da ricercare nella gestione delle compensazioni relative alle stagioni dalla 2027 alla 2029.

Eccezion fatta per la compensazione relativa alla stagione 2030 (di 45 milioni), i 141 milioni precedentemente citati sono protetti per infortunio, ossia sono immediatamente garantiti, nell’eventualità di un infortunio connesso a prestazioni sportive con la squadra. Del resto, un contratto che si rispetti, deve cercare di essere uno scambio alla pari e questo importante dettaglio rappresenta la tutela per il giocatore, che l’agenzia VaynerSports (gli agenti che lo rappresentano) ha trattato per lui.
Tutto ciò significa che i Lions avranno enorme difficoltà nel muovere Hutchinson, qualora quest’ultimo subisse un infortunio, durante attività previste dai termini contrattuali.
Naturalmente questo discorso non cancella le premesse iniziali, ma va piuttosto a dettagliare la gestione. Qualora si dovesse ripetere una situazione, come quella accaduta nel 2024 con l’infortunio, il giocatore è assicurato sul fatto che riceverà tutto il denaro che gli spetta durante il periodo di convalescenza, ma immediatamente dopo nulla vieta ai Lions di rilasciarlo o scambiarlo.
Tutta questa parte garantita per infortunio è tale fino a una data specifica, oltre la quale le cifre delle compensazioni stagional,i che la compongono, diventano interamente garantite.
Come ormai previsto in quasi ogni contratto, il termine ultimo viene inserito nella stagione precedente a quella in oggetto, obbligando dunque la franchigia a prendere una decisione con circa un anno di anticipo.
L’ultima stagione prevista, poi, dal nuovo accordo non è coperta da alcuna tutela in termini di parti garantite, ma prevede un roster bonus di 2.55 milioni di dollari, a Marzo 2030.
Nel caso di un successivo rilascio o scambio, e ricordiamoci che i 42 milioni del base salary potrebbero spingere ad un’eventualità del genere, questo bonus può essere visto come una piccola penale da pagare, nel caso si tenga il giocatore a roster fino a quel punto.
Un contratto dunque molto flessibile, che di anno in anno dà la possibilità alle due parti di avere le basi e i mezzi per cadere in piedi, in caso di problemi che dovessero insorgere.
Luca Corporente



Commenti