Il contratto NFL: spiegato nel dettaglio, una guida consultabile per i non addetti ai lavori
- Luca Corporente

- 17 ott
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 18 ott
Partiamo questa settimana con una serie di due articoli dedicati (oggi e venerdì prossimo) dal nostro Luca, all’analisi e spiegazione di tutti i termini tecnici usati nei contratti NFL. Siamo sicuri che gli appassionati di queste tematiche scopriranno delle implicazioni che non conoscevano e i meno esperti troveranno un’utile guida, da consultare quando serve, per capirci di più.
Vi siete mai chiesti il significato dei tanti termini tecnici inglesi che vengono fuori quando si parla di contratti NFL? Garantito, bonus e incentivi, dead money: per i più sono probabilmente arabo. Ma grazie a questa nostra guida, in due puntate, speriamo di schiarirvi un po' le idee, per arrivare pronti alla prossima stagione calda contrattuale.

La gestione della lega in materia dello spazio salariale (Cap space) e contrattuale è ovviamente composta da vari termini tecnici, che possono facilmente indurre a interpretazioni errate, soprattutto data la variabilità intrinseca nella struttura dei vari contratti.
Di seguito sono elencati i termini tecnici di maggiore importanza, le basi che si devono avere per poter analizzare correttamente un contratto e capirne le componenti. Abbiamo scelto l’elenco alfabetico, per fornire ai nostri lettori una guida facilmente consultabile, quando se ne abbia bisogno.
In grassetto vengono, inoltre, richiamati eventuali termini presenti nello stesso glossario.
ACCRUED SEASONS
Determinano lo stato del giocatore nei confronti della free agency NFL, e si accumulano rimanendo in un roster per almeno sei partite, non necessariamente nella parte attiva di esso, ma è imprescindibile che il giocatore sia sotto contratto con paga completa.
Ciò vuol dire che gli atleti presenti in practice squad non accumulano il diritto delle partite nel conteggio, a meno che non vengano elevati e dunque ricevano l’intera paga in base ai minimi istituiti dalla lega.
Il giocatore deve, inoltre, presentarsi regolarmente ai programmi di allenamento mandatori della preseason, pena il rischio di perdere l’anno nel conteggio.
Lo status specifica la possibile gestione delle franchigie nei riguardi del giocatore, ed è divisibile in tre categorie, che sono indicate con gli acronimi inglesi ERFA, RFA, e UFA. La descrizione di tali status la troverete più avanti nel nostro glossario.
AVERAGE SALARY
Rappresenta la compensazione media annua del contratto in oggetto. Da non confondere con il base salary, in quanto la cifra dell’average comprende l’intera compensazione, fatta dunque anche dei bonus inseriti nel contratto.
BASE SALARY

Indica il salario base del giocatore, per uno specifico anno, ed è ovviamente formato da una parte minima.
Il salario minimo è specificatamente strutturato dalla lega in base agli anni di servizio del giocatore, fino ad uno scaglione massimo di dieci anni di servizio.
Le cifre fanno parte del CBA (contratto collettivo dei giocatori) e dunque sono accordate e programmate su base decennale con la NFLPA, ovvero l’associazione sindacato dei giocatori.
CAP HIT
Rappresenta l’impatto salariale del giocatore, rispetto allo specifico anno in questione.
È naturalmente sempre composto da un base salary, a cui poi si aggiungono una serie di eventuali bonus.
Questa cifra viene spesso riportata anche nella versione di “CAP%” che, come facilmente intuibile, indica la percentuale di spazio salariale (a disposizione della squadra) effettivamente occupata dal giocatore nello specifico anno.
CASH
Termine molto diretto, ma che necessita comunque di un’importante precisazione.
Quando si ha a che fare con l’analisi di un contratto NFL, per cash si intende la quantità di denaro effettivo, fisico, che il giocatore riceve in un determinato periodo di tempo.
È dunque importante distinguere che sia l’ammontare, che l’effettivo pagamento della compensazione di un giocatore, differiscono quasi sempre da quanto e quando tali cifre vanno effettivamente ad impattare sullo spazio salariale delle varie stagioni.
CREDITED SEASONS
Indicano gli anni di servizio dello specifico giocatore, nella lega, e determinano salario minimo, pensione e altre serie di benefits.
Per essere riconosciuto un anno di servizio: un giocatore deve far parte di un roster, per almeno tre partite di stagione regolare o post-season, non necessariamente nella parte attiva, ma è imprescindibile che il giocatore sia sotto contratto con paga completa.
Ciò vuol dire che gli atleti presenti in practice squad non accumulano il diritto delle partite nel conteggio, a meno che non vengano elevati e dunque ricevano l’intera paga in base ai minimi istituiti dalla lega.
Arrivati a tre anni al giocatore viene conferito lo status di vested, ossia la garanzia legale di eleggibilità a benefits importanti, come appunto la pensione, che varia naturalmente in base agli anni di servizio.
DEAD MONEY

Letteralmente “denaro morto”, una traduzione più vicina al nostro italiano è forse quella di: denaro fermo.
Questo perché si parla di un numero che rappresenta l’ammontare di denaro a cui una franchigia è legata, nei riguardi di uno specifico contratto, in base ad un preciso momento del mercato e l’eventuale transazione eseguita.
Questo numero dunque varia, per natura, durante la vita del contratto e varia in base all’eventuale movimento che la franchigia applica.
La lega applica due importanti distinzioni, che vengono descritte alle voci RELEASE-TRADE e PRE 6/1-POST 6/1. Termini che spiegheremo più avanti, nel dettaglio.
ERFA
Exclusive rights free agent possibile status di un giocatore con contratto scaduto, contraddistingue tutta la serie di giocatori con un numero di accrued seasons (vedi sopra) massimo di due.
Se l’ultima franchigia in cui ha giocato offre all’atleta un contratto di un anno al minimo della lega, quest’ultimo non può negoziare con nessun altro.
ESCALATORS
Un elemento strettamente legato ai risultati individuali è quello degli escalators, essenzialmente aumenti di salario: al raggiungimento di specifici obiettivi.
Contrariamente agli incentives, i quali una volta raggiunto il risultato garantiscono la cifra al giocatore, nel caso degli escalators il guadagno è legato anche a ciò che può succedere nell’immediato futuro.
Se per esempio il contratto viene rescisso e la stagione in atto non presenta salario garantito, il giocatore non riceve alcuna differenza addizionale legata al precedente aumento.
Esiste inoltre anche la faccia negativa della medaglia, con la possibilità della franchigia di inserire i così detti de-escalators in un contratto, ossia riduzioni del salario in caso di eventualità predeterminate.
GUARANTEED MONEY
Letteralmente “denaro garantito”, una parte fondamentale di ogni contratto, perché descrive subito la quantità di denaro a cui la franchigia è più strettamente legata nella gestione pluriennale.
Questa cifra viene solitamente scissa in base alla quantità già garantita alla firma, sia per descrivere l’immediato investimento della franchigia, ma soprattutto per chiarire tempi e modalità della restante parte.
È inoltre importante ricordare che le franchigie possono garantire una somma di denaro in tre maniere differenti, ma cumulabili: per risultato, per infortunio e per ragioni di spazio salariale.
Una specifica cifra di denaro è considerata, come interamente garantita (total guaranteed), solo quando è protetta da tutte e tre le suddette tipologie.
Luca Corporente



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