Pavia trascina Vanderbilt ed entra in corsa Heisman, tanti i verdetti e la Holy War è dei Cougars
- Matteo Spelat

- 22 ott
- Tempo di lettura: 5 min
Sfida intensa fra i Crimson Tide e Tennessee la spuntano i primi con un provvidenziale pick six. I campioni di Ohio state lasciano a zero Winsconsin. Ce la farà LSU a metter fine alla sua crisi nera? Impresa molto difficile contro Texas A&M.
Week 8 nel College football ha letteralmente rivoltato come un calzino le gerarchie della SEC e ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, chi è la macchina da guerra da battere. È stato un sabato di sentenze, di quelle che lasciano il segno.
La sorpresa che scrive la storia: Vanderbilt che parte alla grande

A Nashville si è scritta una pagina di storia. I Vanderbilt Commodores non si sono limitati a battere LSU (31-24), l'hanno fatto con autorità, firmando il loro miglior avvio di stagione degli ultimi settantacinque anni. I Tigers, abituati per pedigree a gestire queste partite, sono stati invece costretti a inseguire fin dall'inizio, senza mai riuscire a chiudere il gap.
Il protagonista assoluto è stato il solito Diego Pavia, trascinatore indiscusso di Vandy, che ha messo la sua firma sulla partita con tre touchdown totali (160 yard su passaggio e 86 su corsa). È stata una prestazione da leader, che ha infiammato il pubblico e mandato in tilt la difesa, ormai tallone d’Achille storico, dei Tigers di coach Kelly. Non è una vittoria episodica: è lo spartiacque che lancia Vanderbilt in una dimensione di credibilità nazionale che non si vedeva da decenni e, contemporaneamente, proietta prepotentemente Pavia nella corsa per l’Heisman Trophy.
La banda DeBoer porta a casa la rivalry

Il "Terzo Sabato di Ottobre" è tornato a sorridere ai Crimson Tide che battono Tennessee 37-20, ma la partita è stata tutt'altro che una passeggiata. In una di quelle sfide sporche, tese e piene di errori, a fare la differenza è stata una singola, incredibile, giocata che ha spezzato la partita.
Poco prima dell'intervallo, con Tennessee pronta a segnare, il defensive back Zabien Brown ha intercettato un passaggio sulla linea di meta e si è involato per novantanove yard, firmando un pick six che ha letteralmente tagliato le gambe ai Volunteers. È stata la giocata che ha cambiato l'inerzia e permesso ad Alabama di gestire la ripresa. "Ho visto spazio e ho corso," ha detto Brown a fine gara, "sapevo solo che dovevo trovare un modo per arrivare in end zone". È così che Alabama vince queste partite: con il talento dei singoli che emerge nei momenti di difficoltà, per la gioia di coach DeBoer che pare finalmente aver dato un identità solida ai suoi ragazzi e di conseguenza, quella continuità che sta consentendo ai Crimson Tide di scalare a piccoli passi il ranking.
Deprofundis a Madison: Ohio State affossa Wisconsin

Anche in questa week, Ohio State ha offerto un'altra dimostrazione di efficienza quasi spaventosa. Il 34-0 inflitto a Wisconsin è stato un monologo: difesa impenetrabile, che non ha concesso nulla e un attacco chirurgico che ha punito ogni errore.
Il quarterback Julian Sayin sta giocando a un livello superiore e le sue quasi quattrocento yard lanciate, con quattro touchdown, lo spingono sempre di più nella corsa all'Heisman Trophy. I Buckeyes hanno chiuso la partita già nel primo tempo, confermandosi la favorita assoluta per il titolo nazionale. L’unica domanda, che in tanti si pongono è: riusciranno i primi della classe ad essere così spietati anche contro avversari di alto rango, durante i sempre più vicini playoff. Per i Badgers invece, la stagione è sempre più compromessa, con il board che dovrà necessariamente fare le dovute riflessioni per poter salvare un programma glorioso, da anni ormai di magra e preoccupante involuzione.
Orgoglio e rivalità: BYU e Notre Dame festeggiano

Questo weekend era anche un test per la tenuta nervosa in due rivalità storiche e i favoriti non hanno deluso. Nella bellissima cornice montana di Provo, BYU ha vinto ancora una volta la "Holy War" contro Utah per 24-21. È stata una vittoria in volata, la terza consecutiva nel derby, firmata dalla leadership del quarterback Bear Bachmeier, autore di un touchdown su passaggio e uno su corsa. Il successo nella rivarly, consente ai Cougars di rimanere ancora imbattuti in questa stagione e di candidarsi prepotentemente ad essere una contender per la vittoria della Big XII.
A South Bend Notre Dame ha risposto, presente, contro i rivali di sempre di USC vincendo 34-24. Gli Irish hanno dominato fisicamente, rialzando la testa dopo un periodo complicato e trovando eroi inaspettati come Jadarian Price, col suo kickoff return da cento yard e Jeremiya Love col record su corsa in carriera.
Dopo una week del genere, le pagelle non possono che essere queste.
Chi sorride (Vanderbilt & Ohio State): i Commodores sono gli eroi della settimana, autori di un’impresa che cambia la loro storia e un Pavia in formato extraterrestre. I Buckeyes sono la macchina perfetta e ogni settimana sembrano più ingiocabili, con un attacco dall’efficacia quasi chirurgica ed una difesa praticamente impenetrabile.
Chi morde la polvere (LSU & Tennessee): sconfitta pesantissima per LSU, che perde contro un avversario sulla carta inferiore e vede aprirsi crepe preoccupanti. Tennessee perde un’altra occasione d’oro contro i rivali di sempre, mostrando ancora limiti nella gestione dei momenti decisivi.
Menzione d’onore (Alabama & BYU): i Tide vincono una partita sporca, dimostrando di avere la mentalità giusta per la SEC. I Cougars si confermano padroni della "Holy War", una vittoria che vale una stagione e la consapevolezza di poter essere una seria contender per la Big XII.
L’incognita (Ole Miss & Wisconsin): anche se non in primo piano la sconfitta di Ole Miss, contro Georgia (43-35), che ha smesso di correre nell'ultimo quarto, è un passo falso che pesa. Wisconsin, invece, incassa il secondo shutout consecutivo ed entra ufficialmente in una crisi profonda di risultati e di programma.
LSU, spalle al muro tenta di reagire, Vanderbilt cerca la conferma
Il prossimo weekend promette di consolidare o ribaltare questi verdetti. Ecco cinque partite da non perdere assolutamente.
Scontro tra deluse (Ole Miss@Oklahoma): entrambe cercano un rilancio di prestigio dopo uno scivolone. Partita fondamentale per capire chi può ancora puntare in alto e chi deve ridimensionare le proprie ambizioni.
Testa o croce (Texas A&M@LSU): LSU è con le spalle al muro e deve reagire dopo l'umiliazione subita contro Candy. Ma di fronte ha una Texas A&M imbattuta (7-0) che vuole consolidare la sua corsa al titolo SEC.
Una trasferta insidiosa (Alabama@South Carolina): dopo la vittoria contro Tennessee, i Tide non possono permettersi cali di tensione. South Carolina in casa è un avversario che potrebbe rappresentare una trappola inaspettata.
I Commodores alla ricerca della consacrazione definitiva (Missouri@Vanderbilt): Vanderbilt è sulla cresta dell'onda e vuole dimostrare che la vittoria contro LSU non è stata un caso. Missouri è una squadra solida che deve evitare passi falsi per rimanere in alto.
Potenziale upset? (Texas@Mississippi State): dopo la grande vittoria nel Red River, per Texas questa è la classica partita trappola. Una trasferta in un campo difficile contro i Bulldogs, che non hanno nulla da perdere.
Matteo Spelat



Commenti