Trade dead line? Nel fantasy arriva proprio in questo periodo
- Alessandro Iovenitti e Marco Patrito

- 20 nov
- Tempo di lettura: 9 min
È così che il valore di alcuni giocatori si alza in chiave ultimo rinforzo, in vista dei play off che si avvicinano. Per chi invece non ha speranze play off è tempo di racimolare picks per il prossimo draft.
Cari amiche ed amici fantallenatori, siamo già alle porte di Week 12 e speriamo di trovarvi in forma.
Ormai tutte le leghe fantasy sono avviate alle ultime tre giornate prima dei play off e soprattutto siamo arrivati alla trade dead line. Quindi, come ormai andiamo ripetendo da un po', siete davanti all'ultima chance per provare a rinforzare il vostro roster per il gran rush finale o, comunque, per cedere giocatori senza prospettive per accumulare pick, se non avete speranze di arrivare ai play off.
In ogni caso, mettiamo da parte tutte le distrazioni possibili e immaginabili, fidanzate, mogli, alcool, serate, cene e impegni lavorativi e concentriamo tutte le attenzioni sul nostro primo vero impiego, il fantasy football. Partendo dall'analisi della week appena conclusa.
La difesa fa vincere le partite. In Week 11, i riflettori della NFC erano puntati su due partite: da un lato, i Seahawks in casa dei Rams, con entrambe le squadre con un record 7-2 e dall'altro gli Eagles impegnati contro i Lions, in una sfida tra due squadre di altissimo livello. A Los Angeles, difese sugli scudi e quarterback sempre sotto pressione, con Darnold che lancia quattro intercetti e Stafford con numeri più bassi del solito. Partita viva fino all'ultimo, quando il kicker di Seattle non è riuscito a eguagliare i calci da grande distanza fatti da Little e Aubrey e vittoria dei Rams 21-19. Per Seattle, più che la sconfitta, rischia di pesare l'infortunio del forte o-lineman Zabel, che potrebbe rendere dura la vita a Darnold e ai fantasy owner che puntano sui giocatori di attacco dei Seahawks. A Philadelphia, la difesa ha la meglio sull'attacco degli ospiti, che continuano a dare l'idea di essere sempre lì, ma di non riuscire mai a fare l'ultimo step. Amon-Ra St. Brown con due ricezioni su dodici target è indice della giornata storta dell'attacco dei Lions e al contempo la cartolina che Fangio lascia a dimostrazione del dominio della sua difesa.

Aria nuova in vetta alla AFC. Con i Patriots facilmente vincitori nel Thursday night sui Jets e i Colts in bye week, le attenzioni della AFC erano tutte per la sfida divisionale tra Denver e Kansas City. I Broncos sono riusciti nell'impresa di battere i Chiefs e andare sul 9-2. La loro è stata una prestazione molto tosta e determinata, anche grazie alle innumerevoli pressioni portate dalla difesa, con in testa l'edge Bonitto, che nonostante abbia riportato un punteggio finale molto basso per il fantasy, tuttavia ha reso la vita molto difficile a Mahomes. Denver guarda tutti dall'alto in basso, e ormai non è più una sorpresa della stagione e con l'entusiasmo, si sa, si può andare lontano. A Kansas City si leccano le ferite di questa sconfitta, restano a sole cinque vittorie con il 50% di probabilità di arrivare ai play off e, soprattutto, sembrano aver perso tante certezze, senza un gioco di corsa e inaspettatamente poco brillanti anche sui lanci, nonostante la sosta appena passata per la bye week. Intanto i Ravens, alla terza vittoria consecutiva, li mettono nel mirino e lanciano la volata per la Wild Card.
L'attacco fa vendere biglietti. La partita più spettacolare è stata quella tra i Buccaneers e i Bills, con entrambe le squadre molto efficaci nei giochi di attacco, guidate dai due quarterback Mayfield e Allen nella loro versione migliore, ma incapaci di fermare gli avversari con le difese sempre in affanno. Per Tampa Bay, nella giornata in cui i ricevitori hanno offerto prestazioni appena sufficienti, si è fatto notare il runningback Sean Tucker in stato di grazia, capace di prendere gli spazi creati dalla linea offensiva, contro peraltro una delle peggiori difese contro le corse, ma anche di catturare screen pass e lanciarsi in end zone. Per Buffalo, su tutti, a parte Allen nella sua versione migliore (nonostante due intercetti), vanno segnalati Cook e Shakir, ma anche lo sleeper Shavers. Con questa importante vittoria 44–32, i Bills restano in scia dei Patriots che guidano la division con un record di 9-2.
Hype Train – L’Esaltometro (da 1 a 3)
Veniamo ai giocatori che ci gasano di più e che potrebbe essere opportuno provare a prendere se ci fosse un’occasione da Black Friday

Trey McBride, TE Cardinals 3: dopo la scorsa stagione che lo aveva portato al secondo posto assoluto del ruolo, solo dietro la rivelazione Bowers, in una squadra con tante incognite e la promessa di riscatto di Harrison Jr., si temeva che i suoi punteggi ne avrebbero risentito. Invece, dopo un buon inizio stagione, nel quale ha comunque realizzato solamente due touchdown lanciati da Murray, in seguito all'avvicendamento del quarterback con Brissett, le cose sono andate sempre meglio. Infatti, oltre alla produzione sempre costante, se non anche migliorata, ha realizzato sei touchdown, grazie ai quali è schizzato in vetta ai punteggi dei tight end. Inoltre, ha un ottimo calendario per le giornate che coincidono con i play off fantasy, per cui rappresenta una di quelle occasioni da trade dead line.
George Pickens, WR Cowboys 2: alzi la mano chi poteva immaginare una stagione di questo livello per il ricevitore di Dallas, acquistato in primavera dagli Steelers e che veniva scelto tra il quarto e il settimo round degli startup draft. Nonostante Dallas abbia un record negativo, principalmente a causa di una difesa improponibile e che in campo ci sia anche Lamb, Pickens è in grado di regalare numeri da top player. Con undici target e nove ricezioni, 144 yard e un touchdown, si è classificato come terzo ricevitore di giornata, per la terza volta sul podio dall'inizio della stagione. Guardando la schedule di Dallas avrà discrete partite nelle giornate dedicate ai play off del fantasy, quindi le sue azioni sono in rialzo per il finale di stagione.
Bryce Young, QB Panthers 1: dopo un inizio di stagione disastroso, in Week 11 ha finalmente avuto un'esplosione di punti, con un punteggio fantasy stellare. Sembra quasi un dejà-vù della scorsa stagione, quando dopo una prima parte di stagione pietosa, che gli ha fatto anche perdere il posto di titolare a favore di Dalton, nella seconda parte ha avuto punteggi da top 10-15 del ruolo. Chi pensava che la maturazione fosse avvenuta, a inizio stagione ha puntato su di lui, salvo poi metterlo in panchina se non addirittura tagliarlo. Ora, di fronte a questa prestazione miracolosa, il dilemma: gli dei del football gli hanno finalmente donato l'affidabilità fino al termine della stagione, o sarà solo merito dei cornflakes giusti e delle mani fatate di Tetairoa McMillan? Forse conviene non pensarci e godersi il momento, che le sue azioni restano volatili come le criptovalute.
Red Flag – Il Preoccupometro (da 1 a 3)
Ora vediamo i giocatori che ci danno più grattacapi e che ci mettono sempre a rischio di gastrite. Con la trade dead line che incombe e il gran finale all'orizzonte, il dilemma è tenere o lasciare?
Kyle Pitts, TE Falcons 3: in tanti in primavera si attendevano la svolta per questo tight end che ha avuto la fortuna, o sfortuna, di essere visto come l'unicorno del draft del 2021. Quello in cui Atlanta utilizzò il suo primo round, per investire in un talento generazionale che, a parere di tutti, avrebbe dovuto dare lustro alla franchigia per anni. Dopo l'annata da rookie appena discreta, è stato un susseguirsi di occasioni sprecate, un po' per via del coaching staff e di schemi di attacco inadatti a far risaltare il suo talento, ma molto per via della sua incapacità di prendere la squadra sulle spalle e togliere le castagne dal fuoco al momento giusto. Nelle ultime tre week è stato il tight end numero 25, 24 e 36. Praticamente un giocatore inutile, da tagliare. Non sappiamo cosa potrà dare in futuro, ma una cosa è certa: non è il suo anno e tenerlo in squadra è solo l'ennesima zavorra che occupa uno slot a roster che potrebbe essere usato meglio.
T.J. Hockenson, TE Vikings 2: un appunto in generale su Minnesota. Il 2024 finisce con un record 14-3, ma il front office, invece di rinnovare Darnold o Jones, punta tutto sul rookie McCarthy. Gli analisti e gli esperti in previsioni fantasy in estate indicano che con Jefferson, Addison, Hockenson, e il duo di corsa Jones e Mason, è impossibile che faccia male. Oggi, invece, il termine fallimento non è più così fuori luogo. Ma tra tutti, chi più ci ha rimesso, è stato proprio Hockenson, in precedenza considerato uno dei migliori dieci tight end della lega. Visto che McCarthy è uno dei quarterback che lancia con una media più lunga degli altri, sembrerebbe che il coaching staff non veda proprio Hockenson come target principale dell'attacco e se le cose stanno così si prospettano tempi duri, per i fantasy owner, che lo hanno in squadra. Alla soglia dei 29 anni forse è da cedere.
DJ Moore, WR Bears 1: la scelta tra il suo nome e quello di Odunze non è stata semplice, ma alla fine l'ha spuntata lui, in quanto il trend di queste ultime partite l'ha visto dare un apporto peggiore di quello fornito dal compagno di squadra. Che poi se guardiamo i dati, week per week, vediamo che in realtà ci sono giornate in cui i punti li fa e talvolta anche tanti, ma la sua media è assolutamente deficitaria se rapportata al suo valore negli ultimi anni o al draft dell'ultima off season. Sicuramente un’attenuante è data dal fatto che l'attacco dei Bears ha ancora bisogno di tempo per rendere al massimo. Caleb Williams è incostante e i suoi alti e bassi si riflettono sempre sui punteggi dei ricevitori. E poiché si va verso il finale di stagione, non possiamo più permetterci di dare fiducia a un ricevitore che potrebbe incappare nella week con zero punti. Sondiamo il mercato?
Gli affari della settimana, nella settimana degli affari
Siamo ormai alle battute finali, la prospettiva non è più quella di sperimentare, ma quella di andare il più possibile sul sicuro, scegliendo i giocatori più affidabili anche in ragione del grado di difficoltà della loro partita, per l'avversario che affrontano. Iniziamo la nostra rassegna con due giocatori che potreste ancora prendere dal waiver.

Sean Tucker, RB Buccaneers: dopo l'ottima prestazione offerta in Week 11, dovremmo iniziare a credere che sarà entrato nelle grazie dell'head coach e che, finché Irving non rientra, gli toccherà l'onere e l'onore di guidare il back field di Tampa. In molte leghe è ancora disponibile in waiver, per cui l'occasione è di quelle che potrebbero non ripetersi.
Kenneth Gainwell, RB Steelers: nella scorsa week vi avevamo segnalato Warren, che però è stato limitato da un infortunio. Quindi ha brillato Gainwell che, complice un buon calendario fino a Week 15, si candida a essere un valore aggiunto anche nelle prossime partite. Puntateci, decisi. Ora, invece, proseguiamo con i due giocatori che non potete non schierare.
Jameson Williams, WR Lions: dopo la brutta sconfitta imposta dagli Eagles, Williams si candida a essere il ricevitore più imprevedibile di Detroit, il valore aggiunto della squadra e il suo aumentato convincimento darà un grande aumento dei suoi punti fantasy. Contando anche il prossimo impegno abbordabile coi Giants.
Troy Franklin, WR Broncos: a suon di buone prestazioni si sta conquistando sempre più il ruolo di primo ricevitore a Denver, a scapito di Sutton, non proprio uno qualsiasi. A questo punto, merita fiducia, anche in considerazione del vento in poppa che spinge i Broncos verso i play off.
Un bilancio fra rischi da prendere e scenari roster futuri
Per non rischiare di ripeterci preferiamo indicare l'ultima perla di saggezza stagionale, forse la più attesa. Così da lasciarvi concentrare, dalla prossima week e per tutta la durata dei play off sui suggerimenti di giocatori per la giornata, sulla base dei loro trend e del calendario.
Ebbene, come ha detto il grande head coach Bruce Arians: “No risk it, no biscuit”. Per cui se volete vincere la vostra lega è arrivato il momento di rischiare. Scrutate il vostro roster e trovate i punti deboli, quindi cercate tra i leader del punteggio fantasy chi può darvi un quid pluris di punti, soprattutto nelle Week 15, 16 e 17. E provate ad affondare il colpo, non ve ne pentirete, che anche dovesse andar male o non dovesse bastare per vincere ci avrete provato. Se invece state già pensando alla prossima stagione e magari siete già pronti a puntare i migliori giocatori in uscita dal college, cercate di accumulare pick anche svendendo l'argenteria pesante. Fare punti ora non vi serve e i giocatori solidi, ma a fine carriera, non migliorano e possono solo prendere la via del tramonto. Per cui meglio un nuovo anno senza di loro. Perché in fondo questo è lo spirito del fantasy e se sarete stati capaci di coglierlo a pieno, a prescindere dal record della vostra squadra, sarete comunque vincitori.
Alessandro Iovenitti & Marco Patrito



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