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Una Week di rimonte, balletti di fumble e carte rimescolate in certi ruoli


Diamo un’occhiata alle quotazioni fantasy che salgono e scendono, nei vari ruoli. C’è da segnalare molto movimento fra i Tight end e i Wide receiver. In ascesa Darren Waller, dubbi su AJ Brown.


PROLOGO: COSA ABBIAMO IMPARATO DA WEEK 5

 

Dopo cinque settimane, cari fanta allenatori, ormai sapete quali binari ha preso la vostra stagione fantasy. In una stagione di quattordici partite, prima dei playoff (come da format ordinari), l'aver superato il terzo di stagione costituisce una prima tappa importante. Se siete a 3, 4 o 5 vittorie, la concentrazione va mantenuta perché tra infortuni e bye week ci possiamo rilassare solo ad anno nuovo; se avete 3, 4 o 5 sconfitte, è il momento di rischiare il tutto per tutto, con la consapevolezza che vi dà la lettura dell'articolo.

Ecco cosa abbiamo imparato da Week 5, la giornata delle incertezze: cercavamo verdetti, abbiam trovato incertezze, grazie a risultati che hanno rimescolato le carte e ci hanno fatto perdere le scommesse.


Philadelphia ha il favore di tutti i pronostici, ma cozza contro dei Broncos solidi e attenti.
Philadelphia ha il favore di tutti i pronostici, ma cozza contro dei Broncos solidi e attenti.

La week delle rimonte: Philadelphia e soprattutto Miami partono in gran vantaggio sui rispettivi avversari (Denver e Carolina), ma al fischio finale accade l’impensabile: da una parte la prova caparbia dei Broncos e i limiti di chi forse si sente già ai playoff, i mal di pancia di Barkley e Brown si iniziano a vedere. Dall’altra il blackout dei Dolphins (ma non erano in vantaggio 17-0 con Waller e Waddle sugli scudi?) e il risveglio nel secondo tempo di Young, con Dowdle in versione Bolt che tira la carretta. Il banco è saltato, ora tocca alle prime teste: McDaniel riuscirà a mangiare il tacchino? L'esonerometro si impenna. E a Philadelphia, risparmio di energie o prime crepe?

Il fumble match: il Sunday night poteva lasciare soli in vetta i Bills dei soliti (e ancora solidi? Da domenica forse un po' meno) Allen e Cook, finora sempre a segno. Ma ecco che i Patriots guidati dal crescente Maye e dal ritrovato Diggs, oltre ad un'ottima prova difensiva, sbancano Buffalo e iniziano a sognare in grande: se solo riuscissero a registrare le mani di Stevenson e a trovare più precisione e cattiveria in alcune situazioni di gioco, potrebbero davvero diventare la sorpresa della AFC East. Vedovi delle certezze? Tranquilli che arrivano i Jets che, con il solito Fields alla guida, vanno su e giù come sulle montagne russe, e alla fine atterrano sempre in fondo restando a zero vittorie.

L'incertezza Tight end: nella week delle incertezze non possiamo non menzionare i Tight end, uno dei ruoli più complicati da decodificare nel fantasy football, quello che ci dà da sempre meno certezze, e che ispira le strategie più varie nei draft. Il dato più rilevante è questo: nelle prime quattro week il punteggio medio dei TE. è sceso del 7%, rispetto a quello della media degli ultimi dieci anni. Mentre l'impennata di numeri di Week 5 (su tutti chiedete di AJ Barner, Mason Taylor, Theo Johnson, Jake Tonges, Jake Ferguson e Darren Waller) ha improvvisamente riassestato la media. Ora, se pensiamo al fatto che i suddetti sono tutti presenti solamente nel 20% delle leghe, e che gli altri TE draftati, molto più alti, hanno invece numeri di tanto inferiori (Andrews 13°, Bowers 17°, Hockenson 19°) siamo di fronte all'incertezza più totale nel fantasy, roba da far perdere il sonno. 

 

HYPE TRAIN – L' ESALTOMETRO (DA 1 A 3)

 

Riprendiamo la doppia rubrichetta settimanale con le indicazioni per superare i tuoi avversari. o comunque per scaricare loro qualche bel bidone travestito da pacco regalo.

 

I giocatori più in hype dopo Week 5 sono:


Emeka Egbuka WR, Buccaneers 3: ragazzi, questo rookie non ha solo iniziato bene, sta facendo una stagione fantastica, sulla scia del primo anno di Puka Nacua, tanto da spingere i Bucs in alto nonostante le assenze di Evans e McMillan, e in ultimo Irving. Statistiche di week ottime con sette completi su sette per 163 yard e un touchdown, che danno una media di oltre 23 yard per presa. Si avvia ad essere per tutta la stagione il WR1 e primo target di Mayfield, anche quando Tampa avrà l'attacco al completo: punto fermo in lineup, contro qualsiasi difesa giochi. 

Dire che Darren Waller stia vivendo una seconda giovinezza, pare ormai quasi superfluo. Si confermerà nel tempo?
Dire che Darren Waller stia vivendo una seconda giovinezza, pare ormai quasi superfluo. Si confermerà nel tempo?

Darren Waller TE, Dolphins 2: tra tutti i Tight end, lui forse era il meno sicuro, non fosse altro che per la scarsa vena mostrata fin qui dai Dolphins (e per il fatto che, diciamolo, è stato richiamato in campo pochi mesi fa dal meritato pensionamento). Eppure, approfittando della defezione di Hill e di un match up favorevole e confermando quanto già mostrato a livello di numeri contro i Jets, si è dimostrato target affidabile per Tua, con un cinque su cinque per 78 yard e un touchdown. I dubbi sono sul fatto che Miami sta pensando già al prossimo anno, e un attacco senza obiettivi può fare passi falsi. Tuttavia, finché il ferro è caldo va battuto, e guardando ai numeri di Jonnu Smith lo scorso anno bisogna farsi coraggio e confidare di aver trovato un TE affidabile.

Teddy Buchanan LB, Ravens 1: tra tanti difensori con buon hype abbiamo scelto questo rookie, che sta facendo un percorso per alcuni versi sorprendente. Baltimore che era tra le favorite ai nastri di partenza si sta sgretolando come neve al sole, perde pezzi importanti (su tutti il perno della difesa Roquan Smith) e tuttavia mette in mostra un rookie Linebacker dal fisico importante e da grandi doti atletiche, ma anche tecniche. Quindici tackle per lui in Week 5 con il 100% di snap difensivi giocati danno l'idea di un futuro luminoso, ma forse anche di un bel presente, sempre che mantenga nervi saldi e freddezza mentre la barca affonda. Se nella vostra lega è in waiver non potete più ignorarlo, soprattutto se Smith salta altre week.

 

RED FLAG - IL PREOCCUPOMETRO (da 1 a 3)

 

Eccoci ora con i pacchi postali già pronti, per chi è meno attento. Mettiamo il panico da parte e proviamo a vedere se il mercato ci dà qualche soddisfazione.

 


Uno che ha spopolato nei draft è stato AJ Brown, quanti ora si mangiano le mani per la sua perdita di valore?
Uno che ha spopolato nei draft è stato AJ Brown, quanti ora si mangiano le mani per la sua perdita di valore?

AJ Brown WR, Eagles 3:  ragazzi, è incredibile la perdita di valore che sta avendo questo giocatore, passato dal secondo round nei draft a semplice alternativa nel ruolo di WR, nel giro di sole cinque giornate, soprattutto se si pensa che gioca in un contesto vincente di una squadra solida chiamata a difendere l'anello. Vedendo i numeri molto scarsi dell'attacco degli Eagles, il panico sale: pochi target e poco fruttuosi, giocate leggibili, poche occasioni per i bonus e ora anche le sconfitte: la situazione di AJ Brown inizia ad essere difficile, come quella dei suoi fantasy owner. Nel frattempo un bel sondaggio nel mercato non è idea malvagia, i suoi estimatori sono tanti.

Jameson Williams WR, Lions 2: che fine ha fatto il Jamo dell’anno scorso? Pochi spunti, poca separazione, ma soprattutto, pochi target. Il punto è che è cambiato il play caller e Williams quest’anno si trova a fare più gioco di squadra (avete visto come blocca bene durante le corse?), portandosi a spasso sul profondo i difensori e lasciando libero Goff di massacrare le difese nel medio-corto raggio. Questo per dire che a livello fantasy Williams sta servendo a poco, se non a far brillare ancora di più le stelle e le statistiche di Amon Ra e LaPorta: cerchiamo una trade.

Abdul Carter DE, 1: non può non essere messo tra i giocatori red flaggati per i numeri che ci sta portando al fantasy, ma si becca una sola bandierina per il fatto che le attenuanti ci sono. Partiamo da ciò che non va: tredici tackle e 0,5 sack dopo cinque giornate sono numeri da panchinaro. Considerando che stiamo parlando con ogni probabilità del primo vero giocatore IDP chiamato al draft rookie (Travis Hunter, non volercene), l’investimento non sta dando i frutti sperati. Però stiamo parlando di una squadra che può schierare (e deve distribuire snap e compiti difensivi) oltre a Carter gente come Thibodeaux, Okereke, Lawrence e Burns. Tante bocche da sfamare, in un reparto che storicamente è uno dei più difficili, a livello di produzione, per i rookie. Insomma, se ce l’avete tenetevelo stretto per i prossimi anni, ma difficilmente potrete contare su di lui per arrivare al vostro fanta-anello quest’anno.

 

I CONSIGLI PER WEEK 6

 

Eccoci all'ormai consueto triplice vaticinio su chi comprare, prendere o schierare nella prossima week. Certo, se non ci avete ancora ammazzato dopo la pessima dritta sul RB Marks, contro la disastrosa difesa di Baltimore, non possiamo che impegnarci al massimo per farci perdonare, per cui eccovi tre dritte nuove di zecca.

Jake Ferguson TE, Cowboys: dopo l'ennesima buona prestazione da inizio stagione, dopo una off-

Complice l'infortunio di CeDee Lamb, Ferguson porta sulle sue spalle il peso di essere diventato il target principale di Prescott.
Complice l'infortunio di CeDee Lamb, Ferguson porta sulle sue spalle il peso di essere diventato il target principale di Prescott.

season in cui il suo valore draft era scarsino (anche perché veniva visto come uno degli ultimi TE2), ci dovremmo porre una domanda: poiché la sua media punti è tra le dieci migliori in una singola stagione, per un Tight End, può mantenere questo ritmo?

Sì: Dallas ha perso il suo WR1 ed è al quarto posto come percentuale di target che puntano sul TE.

No: i Cowboys hanno diversi match up sfavorevoli, soprattutto dopo Week 10.

Per quanto è imprevedibile l'attacco di Dallas, Ferguson offre un ottimo appoggio sul medio-corto, dove ama lanciare Prescott. Inoltre, se non avete alternative migliori, perché non fidarvi?

Stephon Diggs WR, Patriots: partenza lenta ma con un crescendo continuo, dopo una stagione passata più in infermeria che in campo. Al contrario dei pronostici in off-season (e dopo aver visto al training field i cartelli “missing” con i volti del trio DeMario Douglas, Kyle Williams, ed Efton Chism), sembra che stia riprendendo con le unghie e con i denti il ruolo di WR1 (dieci su dieci per 146 yard), e che stia nascendo una buona intesa con Maye. Bisogna continuare ad osservare i progressi dell'attacco, ma se continua ad essere cercato così va schierato sempre.

Bill Croskey-Merritt RB, Commanders: ormai si è conquistato il posto da titolare grazie ad una incrollabile determinazione, che lo ha portato dall'ultimo posto tra i RB al primo della depth chart, sfruttando anche l'infortunio di Ekeler e la cessione di Robinson. Nell'ultima week, con sedici target, ha superato la coppia McNichols – Rodriguez fermi a sette complessivi, e anche guardando fuori da Washington DC è riuscito ad entrare nell'elite dei giocatori con più target e con più yard (è a 9,4 yard per tocco, mentre Barkley è fermo a 9,8 yard). Il futuro è nelle sue mani, e qualsiasi sia la difesa che affronta andrebbe messo in line-up.  

 

IL CONSIGLIO SEMISERIO DELLA SETTIMANA

 

Eccoci arrivati al capitoletto più amato, la mitica profezia settimanale. Prima di iniziare, un disclaimer è d'obbligo: il nostro consiglio settimanale è approvato dal 100% degli owner, che hanno già perso ogni speranza.

Dunque, avrete notato che “any given week” siete lì a scrutare le statistiche come fossero geroglifici sacri, ma poi arriva la santa domenica e tra infortuni e scelte errate la stagione va a signorine dai facili costumi. Quindi, perché non cercare di valorizzare quel poco che rimane? Prendete i vostri assi, li mettete sul mercato e avviate un'azione di marketing per accumulare pick dei prossimi rookie draft. Poter assistere all'espressione di chi, dopo aver speso primi, secondi o terzi round per i vostri giocatori, li vede con il ginocchio andato in gloria non ha prezzo. Se a questo aggiungete la prospettiva di tankare, rilasciando soprammobili che ormai non riuscireste a rifilare neppure ad un collezionista compulsivo e, prendere perfetti sconosciuti che potrebbero vedere in rialzo la loro quotazione, questo è un ottimo modo di costruire per il futuro. Le dynasty si vincono anche così. Nelle dynasty guardate gente come Gabriel, Marks, Haskins, Bond, Coker e Theo Johnson, nonché Buchanan, Gray, Sigle e Sanker in difesa, potrebbero dare soddisfazioni in futuro. E se anche così non fosse, almeno vi sarete divertiti a movimentare le cose.

In fondo lo sappiamo: la parte più divertente è il percorso, non il risultato.

 

Alessandro Iovenitti & Marco Patrito

 
 
 

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